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Prepararsi al trapianto di rene

Come funziona quando ci si mette in lista per il trapianto di rene

La dialisi andrebbe sempre, se possibile, considerata come una terapia di mantenimento, nell'attesa del trapianto di rene.

Parlatene coi vostri medici, e cercate di vincere la paura dell'ignoto e della chirurgia. Io qui vi racconto come funziona la preparazione.

Per prima cosa, niente ansie. Dovrete, con tutta probabilità, aspettare un bel po' una volta in lista. Quando la chiamata arriverà, sarà sempre quando non ve l'aspettavate, e ci sta che non sia nemmeno la volta buona. Personalmente la mia volta buona è stata la seconda: la prima, quindici giorni prima, non mi aveva portato un organo compatibile.

Poi bisogna tenere presenti alcune cose sul trapianto. La prima è che il trapianto non è per sempre. Ci sta tranquillamente che il trapianto si risolva nel tempo in maniera sfavorevole.

I rigetti succedono, e gli stessi farmaci antirigetto che prenderete sono tutti nefrotossici, e a lungo andare influiranno sulla salute dell'organo. Se quindi avete un trapianto da giovane ci sta che debba essere ripetuto in un qualche punto del futuro.

Questo non deve scoraggiarvi. Tutto quello che guadagnerete nel periodo intermedio (che potrà essere anche lunghissimo, o non finire mai, dipende dalla fortuna) sarà favoloso.

In media, i trapianti da vivente durano di più di quelli da cadavere, ma ognuno ovviamente fa quello che può, e non tutti hanno parenti compatibili e/o disponibili. Non c'è niente di male in questo.

In ogni caso, per accedere alla lista del trapianto, dovrete affrontare con successo tutta una serie di esami.

Servono a stabilire il vostro stato di salute, che deve essere sufficientemente buono e favorevole all'intervento e alle successive terapie antirigetto.

Bisogna evitare che abbiate infezioni o tumori potenziali che, in regime di immunosoppressione, esplodano minacciando la vostra salute.

Non sarà semplice e sarà lungo e impegnativo. Alcuni esami sono invasivi e fastidiosi, ma necessari (penso specialmente a colonscopia, gastroscopia e cistografia). Alla fine però avrete una valutazione finale.

Io ho dovuto rimediare a una carie (non passa niente…) e togliermi il rene destro, che essendo 5 chili non lasciava spazio a un eventuale nuovo organo.

Alla fine, entrerete in lista attiva e comincerà l'attesa della chiamata: mettetevi comodi.

Ogni anno, una batteria di esami va rinnovata, perché la vostra scheda deve essere aggiornata.

In ultimo, potete scegliere un'altra sede di trapianti per candidarvi. Questo moltiplica le vostre probabilità. Io, per esempio, ero in lista anche a Bologna.

Piccoli consigli